Informazioni personali

La mia foto
“I'm selfish, impatient and a little insecure. I make mistakes, I am out of control and at times hard to handle. But if you can't handle me at my worst, then you sure as hell don't deserve me at my best.” ― Marilyn Monroe

mercoledì 12 giugno 2013

Hong Kong: tra modernita' e tradizione

Un anno circa e' passato ed eccomi di nuovo qui, nel mio paese d'adozione, nella mia seconda casa...l'Australia.
Sono arrivata da pochi giorni e naturalmente mi ci vorra' un po' per smaltire il jet lag ed entrare a pieno ritmo in una differente routine.
Terminata l'esperienza sull'isola (la Sardegna) mi trovo ora a trascorrere un altro inverno su di un isola km e km piu' vasta di quella che ho appena lasciato.
Prima di arrivare a Perth, in un viaggio ormai ben noto ma pur sempre stancante, io e Brad ci siamo fermati 2 giorni e mezzo ad Hong Kong a far visita ad amici e parenti. Allungare l'inevitabile stopover non e' solo un modo per allentare lo stress del viaggio ma anche, e soprattutto, un'economica occasione per visitare posti che altrimenti rimarrebero poche ore in aeroporto (vedi per es. Dubai, Singapore, etc).
Ci era gia' capitato scegliendo, in una passata occasione, di dedicare del tempo alla splendida Singapore, ora, avendo cambiato rotta, Hong Kong era la meta prefissa!

Eccomi dunque a suggerire, a chi decida di passare un paio di giorni in una delle citta' piu' cosmopolite del mondo, pochi ma buoni punti di attrazione.
Siamo arrivati di mattina presto cosi' ci siamo concessi una dormita di un paio di ore prima di partire alla scoperta della citta'.
Giorno 1
Pranzo in uno dei ristoranti, cafe, pub nei pressi dell'escaletor (una scala mobile, anzi "la" scala mobile, in quanto sistema di scale mobili piu' alto del mondo che trasporta ogni giorno circa 60.000 persone)
 
Subito dopo, utilizando uno dei taxi rossi (estremamente economici...persino per noi italiani!) siamo andati al ladies market in Mongkok. A differenza del nome non e' soltanto un mercatino per donne, bensi' un posto dove poter trovare chincaglierie varie, elettronica, copie e oggettistica tradizionale.
Dopo le due settimane trascorse a Pechino 5 anni fa, posso affermare che i mercati visitati a Hong Kong non sono stati all'altezza di quelli precedentemente visti ma che comunque valgono la pensa di una visita.
In serata abbiamo cenato in uno dei ristoranti piu' esclusivi della citta' il CHINA CLUB. Ci e' stato detto che e' estremamente difficile riuscire a prenotare un tavolo, cosa che abbiamo potuto fare grazie ad una sorta di socio, amico di un amico...Giusto per dire che le raccomandazioni valgono in tutto il mondo!!!
Il China Club e' un ristorante dal gusto estremamente retro' dove, oltre ad assaporare la migliore cucina cinese (niente a che vedere con cio' che ci propinano in Italia), si viene trasportati all'indietro in un atmosfera impregnata di colonialismo e swing.
Terminata la cena ci si puo' spostare sul roof garden per un cocktail e da qui ammirare i fantastici grattacieli e parte della baia.
Giorno 2
Una veloce visita ad uno dei templi presenti in citta', purtroppo la memoria (e l'impronunciabilita'!!!) non mi permette di ricordarne il nome. Suggerisco questo tipo di visita poiche' e' un modo per imparare a capire le contraddizioni della citta', la commistione di tradizione e modernita'. Lo stesso posizionamento dei templi, di solito nascosti dai grattacieli, ci parla di questa fusione tra il nuovo e l'antico.
Dopo un momento mistico siamo saliti su di un autobus e ci siamo diretti verso il Peak.
Arrivati in una delle aree piu' prestigiose di Hong Kong, dove, molti degli occidentali che lavorano in citta', hanno le loro residenze, abbiamo ammirato un panorama mozzafiato da oltre 500 metri al di sopra del livello del mare. Vivere, o solo visitare il Peak, aiuta anche a sfuggire all'afa e all'umidita' che avvolge la citta'.
Per tornare in citta' e' d'obbligo assoluto utilizzare il vecchio tram, attivo dal 1888.
Attraverso una camminata per la citta', con i suoi infiniti centri commerciali che ti abbracciano e stuzzicano le tue voglie da fashion victim, arriviamo all'imbarco per il ferry, direzione mercato notturno di Temple Street.
Nei pressi del mercato alcuni amici, che vivono li, si sono fermati in una specie di ristorante che certamente non rispetta nessuna delle ferree regole igieniche a cui siamo abituati...ma a quanto pare non ci sono stati effetti indesiderati. E' parte dell'avventura anche questo!
Venerdi' notte in Hong Kong city e' una di quelle esperienze che non dimentichero' mai! Ci dirigiamo verso Lan Kwai Fong, o EL-KEY-EF come dicono le persone del posto. Se ci fosse una porta all'entrata vi scriverei sopra "Lasciate ogni speranza o voi che entrate" ma niente porte solo un'intera zona con un locale dopo l'altro che suona la propria musica preferita e migliaia di persone che ballano, cantano e, soprattutto, bevono sulla strada. Insomma una specia di discoteca open air che ti travolge come un ciclone, in una spirale di divertimento che se non sai come controllare potrebbe essere deleterio...Un paio di ragazze stese a terra per via del troppo alcool hanno infatti reso noir l'atmosfera...
Giorno 3
Sveglia di primo mattino nonostante la notte insonne...direzione aeroporto, Lantau...facciamo il check in per liberarci dei bagagli, saliamo su un taxi locale e ci dirigiamo verso il grande Buddha. Di nuovo un po' di misticismo per riprenderci dai bagordi della notte precedente!!!
Ci troviamo nel monastero di Po Lin, un luogo di preghiera ma anche una grande attrazione turistica. Per arrivarci scegliamo di usare la funivia, esperienza che, sebbene mi abbia un po' spaventata, consiglio. Si sale alti sopra la baia, si ammira tutto il panorama e si osserva l'aeroporto dall'alto...realizzando che nell'atteraggio di pochi giorni prima l'aereo era mooolto vicino all'oceano!
Dopo circa 25 minuti sospesi nell'aria si arriva al monastero. L'atmosfera, seppure si tratti di un luogo turistico, e' alquanto incantata. Si cammina attraverso quello che sembra un misto tra un parco giochi a tema e un piccolo villaggio, dopo poco si arriva ai piedi di un'enorme scalinata che porta ad un altrettanto enorme Buddha. La statua in bronzo piu' grande del mondo, alta 34 metri per un peso di 250 tonnellate e che esprime l'armonioso legame tra l'uomo e la natura, le persone e la religione.
Dimenticavo di menzionare, all'interno del villaggio, l'albero sotto cui Siddartha meditava per raggiungere l'illuminazione.
Giusto il tempo di qualche foto e torniamo di corsa in aeroporto per la prossima destinazione: Perth, Western Australia.

GBN

Nessun commento: