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lunedì 8 giugno 2015

Crossing the Nullarbor - Attraversando la Nullarbor

Lunedì 1 giugno la mia avventura è iniziata con un volo di prima mattina da Perth ad Adelaide. Il programma era recuperare un pullman turistico e ripartire in senso "ostinato e contrario". Come tutti i piani che si rispettino qualche cosa doveva andare storto... il pullman,ribattezzato da me Priscilla da "Priscilla the queen of the desert ", non era ancora pronto. Approfittiamo così per un giro veloce di Adelaide...clima rigido rispetto a Perth ma una bella città coloniale piena di chiese in stile prettamente gotico...back al primo dei motel che sarebbero stati la nostra casa per i prossimi 3 giorni...Gli ospiti per la maggior parte camionisti e turisti che attraversano l'Australia.
Attraversare la piana del Nullarbor credo sia una di quelle esperienze che vadano fatte...non tanto per quello che il paesaggio offre, quanto piuttosto per il senso di infinito, per la pace e il silenzio, per i tramonti e il cielo stellato...per il nulla...concetto al quale non sia piu' abituati... quel nulla che si contrappone al "troppo" della nostra vita quotidiana. Mi e' stato chiesto se rifarei questo viaggio e la risposta e' stata che lo rifarei mille e mille volte...2700 chilometri circa...centri abitati pochissimi...canguri ed altre specie animali a migliaia! Non mi vergogno di dire che affrontare un deserto e' stata una specie di sfida per me, piu' che altro sono i punti di riferimento che vengono a mancare, eppure mai come in questi 3 giorni mi sono sentita in pace... Credo all'energia che ci arriva da cio' che ci circonda, dalla natura, e senza dubbio la mia tranquillita' e' derivata da cio' in cui mi trovavo immersa... "C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l’avventura. La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso…" (Dal film Into the wild)
In Australia, come molti gia' sapranno, ci sono delle "statue" che rappresentano in scala gigante un qualcosa che caratterizza il paese/regione dove queste stesse sono locate. Nel mio viaggio ho incontrato il BIG GALAH, un grande uccello di 8 metri eretto nel 1993 nei pressi di Kimba e un grande canguro a Border Village. Questo canguro si chiama Rooey II ed e' alto 5 metri, tiene in mano una lattina di soft drink...si racconta che Rooey I avesse una birra in mano ma, per paura che trasmettesse un messaggio errato ai visitatori, e' stato cambiato.
Proseguendo nel mio viaggio ho avuto l'onore di vedere la grandiosa maestosita' delle balene, precisamente al "head of the bight" (inserisco una foto per mostrarvi dove e' localizzato questo posto)
La costa offre un paesaggio meraviglioso, la scogliera toglie il fiato e l'entroterra e' estremamente arido, perfetto per rettili come questo in cui mi sono imbattuta
Tra uno stato e l'altro e' caratteristico dover passare una sorta di "dogana" dove avviene il controllo per la quarantena di eventuali cibi (frutta, verdure, noci)...In Australia, essendo un territorio cosi' vasto, si teme che alcuni parassiti possano contaminare altre zone, insomma si cerca di prevenire l'alterazione ambientale per quanto questo sia possibile.
A poche ore da Perth, 7/8 sono poche considerando quanto percorso precedentemente, si trova Kalgoorlie, cittadina importante per la storia della "corsa all'oro" e, tutt'ora, ricca di miniere. Non potevano dunque non visitare la "SUPER PIT", una grande miniera d'oro che si dice possa essere utilizzata fino al 2017. Mentre eravamo li abbiamo anche avuto la fortuna di assistere alla detonazione di alcuni tunnel, un vero spettacolo!
Come gia detto consiglio fortemente di fare questa esperienza ma, anche se non amo fare le paternali, raccomando a tutti di partire equipaggiati e ben informati su cio' che si intraprende. Noi europei non siamo ben preparati a tali distanze e soprattutto al vuoto attorno a noi. In molti tratti la ricezione del cellulare e' assente e la notte la strada e' invasa dai canguri...Raccomando dunque la massima prudenza! "Non è vero. Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto:”Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in Primavera quel che si era visto in Estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre". (Josè Saramago)